Oggetto sociale
Servizio "Transizione ecologica, verde e parchi" del Comune di Trento.
Servizio "Transizione ecologica, verde e parchi" del Comune di Trento.
La Rete occupa l'area attorno al gruppo montuoso Bondone-Stivo, per un totale di oltre 1.100 ettari di aree protette in cui sono presenti otto Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
La Rete comprende le seguenti località:
Il Biotopo "Pra dell'Albi - Cei" è situato alla testata del torrente Arione, affluente di destra dell’Adige. L'area protetta è costituita da due ampie conche di forma vagamente ellittica:
Il sito comprende zone a tutela integrale, corrispondenti agli ambienti umidi, e zone di rispetto. L’elemento naturale di maggior pregio per il territorio è proprio l'acqua, che gli conferisce il suo caratteristico aspetto paesaggistico e ricchezza ecologica. La grande presenza di acqua è legata all’origine l'origine del Biotopo: le due conche e l'intera Valle di Cei sono state modellate ghiacciai, che hanno lasciato una cospicua copertura morenica nel fondovalle. Molto tempo più tardi, frane cadute dal Monte Bondone hanno creato un unico lago, oggi in gran parte prosciugato e, nelle depressioni maggiori, colmato di torba.
Alcuni studiosi nel 1975 effettuarono analisi sul C14 (Carbonio radioattivo) contenuto in campioni di legno di faggio (Fagus sylvatica), prelevati da tronchi sommersi e radicati al fondo del lago di Cei (quindi cresciuti prima della formazione del lago), e diedero all'anno 1250 d.C. (±50 anni) l'origine del lago.
Il Biotopo presenta una grande ricchezza vegetazionale. La faggeta, in alcuni casi associata ad abete rosso e bianco, rappresenta la struttura base che caratterizza la quasi totalità delle superfici boscate: per molte specie di animali, specialmente uccelli quali picidi (picchi) e strigidi (gufi e affini), queste formazioni forestali rivestono un ruolo ecologico e funzionale di grande valore. Specie floristiche notevoli sono presenti anche nelle situazioni più depresse dei lembi di prato falciato.
Il Lago di Cei presenta una variegata struttura ecologica, con grandi lamineti di ninfee (Nymphaea alba) e nannufaro (Nuphar luteum), scirpeti, cariceti, piccoli lembi di canneto e una costa molto frastagliata. Una delle specie più rare è l’Iris sibirica, una rarissima varietà di iris blu. Nella valletta torbosa di Cei crescono altre specie oggetto di tutela come l'Erioforo (Eriophorum angustifolium), la Pinguicola (Pinguicula vulgaris), piccole piante carnivore e un piccolo e rarissimo salice, Salix repens. Infine, nelle pozze è possibile trovare un'altra piccola e rara pianta carnivora, Utricularia minor, che vive sommersa, emergendo solo per fiorire.
La compresenza di vari tipi di ambienti, sia terrestri che acquatici, consente all'area protetta di ospitare una fauna assai diversificata. Anche se i boschi ospitano un gran numero di specie degne di interesse, è la fauna delle varie zone umide a detenere il primato. Dal delicato gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), ai pesci presenti nei bacini maggiori, ai rari anfibi (tra cui la raganella Hyla intermedia), ai rettili, fino agli uccelli e ai mammiferi, tutti i gruppi zoologici testimoniano con la loro ricchezza l'esistenza di un territorio ancora integro e di rilevante importanza naturalistica.
Tipologia: ZSC – Zona Speciale di Conservazione
Superficie: 117 ha
Comune: Villa Lagarina
Clicca qui per consultare il sito ufficiale della Rete delle Riserve del Bondone.
La Rete è nata dall'allargamento dell'Accordo di Programma istitutivo ai comuni limitrofi alla precedente Rete di Riserve Bondone-Soprasasso, ricadente unicamente sul territorio comunale di Trento.
00355870221